COVID, NE USCIREMO?




Purtroppo quest'anno anche noi siamo dovuti rimanere a casa perché nella classe di asilo del piccolo sono stati trovati bimbi positivi al virus.

Quello che mi ha lasciata perplessa è però l'iter che ci è stato fatto seguire dopo quasi due anni dal virus. Non so se solo in Veneto funziona così o se è una regola generale ma hanno lasciato a casa l'intera classe per dieci giorni. Non ci hanno fatto fare tamponi per verificare se c'erano altri casi ma hanno semplicemente detto che i bimbi non potevano uscire ne avere contatti con nessuno fino al decimo giorno in cui avrebbero fatto un tampone di controllo per poi mandarli a scuola il giorno successivo in caso di negatività.
Ora, io a Oliver ho comunque fatto un tampone rapido di quelli da farmacia per essere sereni e ne abbiamo fatto fare uno a Oscar in farmacia, per mandarlo a scuola il giorno dopo in sicurezza. 
Ma quello che mi lascia perplessa è: perché tenere il bambino a casa dieci giorni mentre la famiglia può continuare ad uscire e ad andare a lavorare. Perché un bambino piccolo non lo puoi isolare da solo in una stanza come magari puoi fare con un adulto o un adolescente.
Se Oliver fosse stato positivo avrebbe potuto infettarci e noi di conseguenza infettare i colleghi.

I casi stanno salendo, almeno da noi e non vi nascondo che mi preoccupa la possibilità di ammalarmi, nonostante il vaccino. Alcuni miei colleghi sono tornati nei reparti covid e noi stiamo facendo riduzione di sala operatoria proprio per questo motivo. In ospedale la maggior parte dei ricoverati sono non vaccinati, certo, ci sono anche quelli che hanno avuto il vaccino, ma sono in minima parte.
Questa purtroppo è una malattia subdola. Tanti la credono come una "normale influenza" e per questo non si vaccinano. Non capiscono però che così non usciremo mai da quest'incubo che ormai viviamo da quasi due anni. La prossima settimana potranno iniziare a vaccinarsi anche i bambini e non vedo l'ora accada. 

Le persone all'esterno pensano sempre che a loro non possa capitare, ma non è così. Puoi prendertelo in forma lieve e sei fortunato. Puoi prenderla in maniera più forte e ti accorgerai che ti trascinerai avanti problemi per mesi (fatica a respirare, cattivo gusto in bocca, stanchezza cronica) o puoi essere tra gli sfortunati che necessitano di essere ricoverati. E il ricovero non è una passeggiata. Quando mi sono offerta volontaria per andare nei reparti covid, ancora nella prima ondata, ne sono uscita devastata e forse, chi già mi seguiva si ricorderà delle storie che facevo su IG. Moriva gente OGNI GIORNO! Ma poi, vedere la solitudine di queste persone, completamente isolate. E allora non c'era un vaccino. Nella seconda ondata sono finita in terapia intensiva e anche li, veramente pesante come situazione. Anche in terapia intensiva le persone morivano e le vaccinazioni erano appena iniziate. In più le persone in terapia intensiva erano davvero spaesate e impaurite. Quando sei intubato dormi, quindi non ti accorgi di nulla, ma prima dell'intubazione c'è il casco (e anche dopo) quindi sei vigile. Fai fatica a respirare. I sanitari sono irriconoscibili perché bardati dalla testa ai piedi e non capisci il tempo che passa. Le giornate sono interminabili. E' davvero angosciante. Ed è brutto pensare che le persone all'esterno non capiscano quanto sia tragica la situazione. 

Io sono diventata molto insofferente riguardo ai non vaccinati. Perché li trovo egoisti. Pensano a loro stessi e non al bene comune, della società. Non pensano che grazie ai vaccini siamo riusciti a "respirare", abbiamo potuto uscire di nuovo. 
Ormai tutti gli amici, le persone che mi seguono su IG e qui sul blog sanno come la penso e l'ultima volta, dopo l'ennesimo post di una conoscente che divulgava false notizie sui vaccini ho deciso di eliminare tutti i "no vax" dai miei contatti. Perché sono stanca di questa situazione. Perché sembra che solo i sanitari si stiano sacrificando. Perché sembra che non importi a nessuno di TUTTE quelle morti che ci sono state e ancora ci sono. 
Pensateci quando egoisticamente dite che il vaccino non serve. Pensate che quelli ricoverati potrebbero essere i vostri nonni, i vostri genitori, i vostri fratelli/sorelle, i vostri amici. Ricordatevi che non capita sempre agli altri. Gli altri potreste essere voi.

Commenti

Post più popolari