Prendimi in braccio


Non sapete quante volte le persone mi hanno detto che il mio comportamento avrebbe viziato Oscar: per loro prenderlo in braccio ogni volta che piangeva era sbagliato. Io ho continuato per la mia strada, perchè avere un bimbo che piange ininterrottamente mattina e sera vi assicuro, non è per nulla facile, ne psicologicamente né fisicamente. L’unico modo in cui mio figlio si calmava era prenderlo in braccio e andare su e giù per la casa. Dopotutto come si può pensare che un neonato che è stato in pancia per più di nove mesi e che mai si è separato da voi, possa starsene tranquillamente da solo su una culla? I neonati hanno bisogno del contatto fisico, vogliono sentire la loro mamma, non conoscono il mondo se non attraverso il corpo di chi li ha tenuti in grembo fino ad allora. Perché quindi privarli dell’amore e della vicinanza per cercare di “educarli”?
 Non si può educare un neonato, al massimo lo si può far soffrire lasciandolo piangere per ore così che “impari” a stare da solo.  Tenerlo sempre in braccio non è facile ed è piuttosto stancante. Io arrivavo a sera distrutta, non avevo nessuno che mi desse il cambio e anche di notte c’ero solo io perché mio marito non si svegliava mai: lui dorme come un sasso, non lo sveglierebbe nemmeno una bomba quindi non ha mai avuto problemi con le urla notturne di Oscar. Quindi capisco la difficoltà di stare sempre in piedi a cullare un neonato. La fascia portabebè mi è stata di grande aiuto allora, altrimenti non sarei riuscita a fare nulla, nemmeno lavare i piatti al mattino, per capirci. La fascia è una grandissima invenzione. Quello che mi dispiace è che purtroppo con Oliver io non la possa usare per via dei problemi alla schiena che ho. Lui è stato molto buono all’inizio, sembrava quasi di non averlo. Ora però anche lui ha qualche colichetta, di conseguenza alla sera piange e se non lo si prende in braccio e non si inizia a dondolarlo è finita, non c’è “bicicletta” o massaggino che risolvano la situazione purtroppo. Non posso però lamentarmi, perché appunto, a differenza del mio primogenito che piangeva ininterrottamente, lui si lamenta solo per qualche ora. Non privo però nemmeno lui delle mie braccia e della mia vicinanza perché so che sarà piccolo per poco tempo e prima o poi non vorrà più starmi così vicino. Quindi mamme, approfittate di questo periodo per coccolare i vostri bambini. Loro vogliono starvi vicini. Sappiate che non prenderanno nessun vizio. L’unico modo per viziare i bambini è iniziare a far fare loro tutto quello che vogliono a partire da un anno e mezzo (circa), cioè da quando iniziano ad avere maggior consapevolezza di se e non dicendogli mai di no. Ma i neonati non prenderanno il vizio di stare in braccio: loro vogliono stare in braccio per sentirsi protetti e sicuri, non per essere viziati.

Erika 

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