Sacrificarsi per i propri figli



Rieccomi con un nuovo post. Ormai è da molto che non scrivo ma sto trascorrendo le mie nottate in bianco quindi vi lascio immaginare la mia voglia  di fare qualsiasi cosa poi al mattino: vorrei dormire ad esempio, ma avendo un altro figlio penso che dormirò quando entrambi saranno maggiorenni.
Oggi voglio parlarvi di sacrificio o meglio cosa siete disposti, voi uomini, a sacrificare per i vostri figli. Mi faccio questo quesito perché vedo molti mariti/compagni che vogliono si avere un figlio o due ma poi in casa non fanno assolutamente nulla per aiutare la madre dei suddetti o le minime attività che svolgono in famiglia le fanno pesare. Cari uomini, avere un figlio vuol dire sacrificarsi. Comodo farli - che poi voi non fate nulla tranne dare il seme- e poi pensare che rimanga tutto come prima. Vi svelo un segreto: i bambini sono impegnativi. I primi tempi non vi faranno mai dormire, poi arriverà il momento dei dentini, poi saranno ammalati, poi gli incubi notturni, poi arriveranno altri pensieri... insomma pensare di lasciare tutto in mano a vostra moglie o alla vostra compagna è da egoisti. Dicono che gli italiani siano mammoni e probabilmente la maggior parte sono così: abituati dalle madri a non fare alcun sacrificio, si trovano poi spaesati quando devono aiutare in casa o trascorrere le notti in piedi. Perché farlo quando c’è la madre dei loro figli a farlo per loro? E se lo fanno aspettatevi lamenti continui. Poi quando succedono le tragedie al telegiornale, dove neonati vengono buttati a terra o le madri si gettano su un fiume insieme ai figli, tutti ad accusare le donne. Eh certo, ma i compagni di queste mamme dov’erano? Dov’erano quando il bimbo piangeva giorno e notte? Dov’erano quando magari disperate davano chiari segni di cedimento? Non giustifico l’uccidere un bambino perché sono mamma di due e darei la vita per loro, ma non giudico. Non giudico perché magari non hanno tutte la mia forza d’animo. Magari non hanno la forza di reagire al cambiamento che un figlio ti porta ad avere. E soprattutto magari non hanno qualcuno vicino che le sostiene e le aiuta. L’ho già detto in passato: non siamo tutte la Ferragni e non possiamo permetterci una tata h24 che ci lasci del tempo per noi. Beata lei che può. Ma nella vita reale la fatica può essere molta. Care donne, ve lo dico col cuore in mano: pensateci mille volte prima di fare un figlio e se avete questo grande desiderio di maternità, sperate di avere al vostro fianco un compagno che vi aiuti e sia felice di fare il padre con tutti i pro e i contro che ci saranno. E future mamme, quello che posso promettervi è che i miei figli non saranno mammoni, i miei figli aiuteranno in casa, aiuteranno la loro compagna ad accudire il loro bambino, saranno loro pari, non vi tratteranno come incubatrici e sguattere. E se non lo fanno sappiate che verrò in casa vostra a sgridarli continuamente per inculcare nelle loro teste che in famiglia ci si aiuta. 
Detto questo vi auguro una buona notte, io cammino un altro po’ per la cucina sperando che Oliver si addormenti, se non lo fa sono pronta a svegliare mio marito ;) 

Erika

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