IO SONO ANCORA QUA


Sono quasi le due di notte e sto scrivendo in piedi grazie alla app di blogger mentre cerco di calmare Oliver. È già arrivato dicembre. Tanti buoni propositi, tante speranze ma in realtà per noi non è cambiata molto la situazione: notti sempre in bianco che ci fanno andare a lavorare sempre più stanchi e a rischio di fare errori o incidenti. Il tempo passa e nonostante le indicazioni della pediatra e tutti i consigli che qualsiasi persona prova a darci la situazione non migliora: Oliver di notte si lamenta, piange e non dorme. Siamo molto stressati, in più fra qualche settimana traslocheremo quindi vi lascio immaginare la tensione che aleggia per casa. Ci rimette anche Oscar, perché spesso ci arrabbiamo con lui senza motivo, magari perché sta giocando mentre cerchiamo di addormentare suo fratello. E questo non è giusto, lo so benissimo, ma vi assicuro che in certi momenti la lucidità manca. 
La mia speranza è sempre quella che Oliver finalmente si calmi e ci lasci dormire almeno quattro ore di fila a notte. Sarebbe un sogno bellissimo. 
Comunque a parte la situazione familiare a dir poco disastrosa, volevo aggiornarvi sulla situazione lavorativa. Dopo il “trauma” iniziale del cambio in una sala operatoria ferma ancora al passato per tanti aspetti, ho iniziato ad abituarmi. Questo non vuol dire che sono d’accordo su molti aspetti che sono stati ormai superati nelle sale in cui ho lavorato precedentemente, anzi, ma che mi sto ambientando e questo mi aiuta molto a vivere in maniera serena le mie ore di lavoro. Non sono una persona litigiosa e mi piace lavorare in sintonia con i miei colleghi. È difficoltoso perché qui ci sono i “gruppetti” come al liceo ma spero che col passare del tempo ci sia una maggiore unione. Riguardo gli aggiornamenti della sala operatoria, ci sta pensando la nostra coordinatrice che é molto in gamba. Come me, è qui da poco tempo, ma si sta già impegnando molto per portare questa realtà a livello con le altre quindi anche riguardo questo aspetto sono fiduciosa. 
Come accennavo prima, si avvicina anche il giorno del trasloco nella nuova casa. Alla fine abbiamo trovato una casa singola con giardino. È da sistemare e per qualche mese (forse anche più di qualche) vivremo in una stanza dove dormiremo, mangeremo, passeremo i pomeriggi (insomma una specie di monolocale) finché non avranno finito i lavori. Sarà dura ma i sacrifici saranno ripagati. Vivere in condominio non fa per noi ahimè: troppe spese spesso inutili, nonostante sia un appartamento di ultima generazione e classe energetica, discussioni con i condomini e spazi limitati. Insomma per noi amanti della natura e del verde facendo questa scelta secondo me qualitativamente andremo a migliorare molto.
Sperando di riuscire a riprendere la mia attività col blog vi auguro un buon riposo (voi che potete). 

Erika 

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