Gravidanza, quanto mi costi?


Come primo post iniziale del mio blog voglio parlare dei costi della gravidanza. Si, perchè spesso si parla delle spese che avvengono una volta che la creatura è nata, ma del prima non parla mai nessuno e secondo me, per chi vuole avere un figlio, è giusto sapere a cosa si va incontro. 
Partiamo dal fatto che la gravidanza può essere molto economica o molto costosa a seconda del percorso che si desidera intraprendere e dei problemi che possono insorgere durante le settimane di attesa.
É possibile infatti affidarsi al servizio pubblico, quindi facendosi fare le impegnative dal medico di base e andare ogni volta dal ginecologo ospedaliero (che raramente è sempre lo stesso), effettuare solo le ecografie che "passa" il sistema sanitario nazionale, quindi una nel primo trimestre, una verso la ventesima settimana e una terza verso la trentesima settimana e fare solo gli esami del sangue necessari, risparmiando così molti soldi, pagando quindi esclusivamente il ticket.
Con la prima gravidanza ero partita con questa idea: mi ero fatta fare l'impegnativa per la visita ginecologica e l'impegnativa per la prima ecografia. Purtroppo non ho avuto fortuna e la ginecologa che ho trovato è stata pessima. Ricordo di essere entrata in ambulatorio, non mi ha manco visitata, mi ha dato una lista di esami che il mio medico avrebbe dovuto prescrivermi e mi ha detto di tornare dopo la prima ecografia. Ho pagato chiaramente il mio ticket e ho cercato di prenotare la prima ecografia. Bene, il CUP mi dava come data della prima ecografia (quella per sapere se c'era il battito fetale) verso il quinto mese. Vista la difficoltà della cosa ho cercato una buona ginecologa privata e mi sono affidata a lei (ed è la stessa che mi sta seguendo con il secondo). Quindi, bisogna avere fortuna e sperare che ci siano posti disponibili per riuscire ad usufruire del sistema sanitario nazionale.
Chiaramente i costi nel privato sono più alti, ma sinceramente sono contenta di spenderli (e di averli spesi), avendo una professionista che mi segue molto bene, mi consiglia e mi fa l'ecografia ad ogni visita, oltre a prescrivermi esami del sangue mensili. Considerate che per ogni visita pago 92€. Se poi volete essere puntigliose come lo sono io, ci sono gli esami di diagnosi prenatale da fare e quelli non sono proprio economici, anzi. Con Oscar avevo fatto solo l'ultrascreen, essendo un esame non invasivo, sapendo poi di dover fare l'amniocentesi se fosse risultato positivo. Il costo è stato di quasi 200€ . Con Oliver invece ho preferito fare l'esame del dna fetale, perchè lavorando in un ambiente a rischio volevo essere più sicura possibile. Anche questo esame però, non essendo invasivo, in caso di positività è richiesta l'amniocentesi se si vuole avere certezza. Il costo del dna fetale è di 700€ (ma può essere più alto a seconda di cosa si cerca). La mia ginecologa, come ho scritto precedentemente, mi fa fare gli esami del sangue mensilmente. Per alcuni è una perdita di soldi e di tempo (si perchè si pagano), però considerate che se siete negative alla toxoplasmosi (come lo sono io) è necessario farli se non si vogliono avere brutte sorprese improvvise. 
Mia madre dice sempre "ai miei tempi non si facevano tutte queste cose". Vero. Però ai tuoi tempi tante malattie non si conoscevano, quindi perchè rischiare quando è possibile conoscere prima determinate cose?
Quindi capite che, prima di fare un figlio è sempre meglio farsi due conti. Poi dipende dalla vostra mentalità. Non dico di non fare figli perchè magari avete un lavoro precario o magari lo stipendio che entra in casa è uno e raggiunge a malapena i mille euro, però dico di pensarci bene. Un figlio è sempre un evento bellissimo ma è giusto considerare tutto. Io ad esempio non riuscirei a partorire un bambino che so già avere grossi problemi. Ne ho visti tanti lavorando in ospedale che una volta nati passavano giorni in terapia intensiva per poi morire. Sarò anche egoista ma non me la sento. Un conto è avere un figlio che disgraziatamente si ammala e un conto è sapere di farlo nascere malato. C'è chi riesce a conviverci ma, per come sono fatta, io non riuscirei. 
Spero di esservi stata utile riportando la mia esperienza.

Cuoricini a tutti

Erika

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