CORONAVIRUS È EMERGENZA
Quello che mi dispiace è vedere che le persone non capiscono. E nemmeno io capivo. Ma dopo le centinaia di testimonianze, dopo le misure adottate al governo, mi chiedo come si possa essere ancora così egoisti da fregarsene delle regole. Mi chiedo perchè non ci sia una solidarietá comune. Siamo tutti nella cacca in questo momento. E per uscirne dobbiamo resistere per le settimane in cui ci viene chiesto di RESTARE A CASA. Perché è questo che ci viene chiesto solo questo.
Non crediate che non capisca i GROSSISSIMI disagi che questo comporta e la perdita economica di molte persone (anche amici) che il blocco sta portando. In primis la chiusura delle scuole perchè chi non ha aiuti e non sa a chi lasciare i figli è in grossa difficoltà. Pensate poi che noi sanitari non possiamo chiedere nè congedo nè ferie perché siamo in emergenza. Quindi il problema di dove lasciare i bambini si pone soprattutto quando hai già dato 800€ per le due rette, hai il mutuo e le auto da pagare, dover pagare anche una baby sitter diventa un dramma. Come è un dramma chi deve chiudere l’attività momentaneamente perché senza lavoro non guadagna. Purtroppo questo è un GROSSO problema a cui avrebbe dovuto pensare subito chi è al governo il fatto però che non ci abbia pensato non vuol dire che dobbiamo fregarcene delle direttive imposte perché se no non usciremo MAI da questo caos.
La veritá è che gli ospedali non riescono a reggere la mole di persone gravi che stanno arrivando giornalmente. Non ci sono abbastanza sanitari che possano stare dietro a tutti. Stanno bloccando interventi meno urgenti per tenere le sale libere esclusivamente per le emergenze per avere l’illusione di un posto in terapia intensiva nel caso arrivi un politrauma, o una dissezione o qualsiasi cosa che abbia bisogno di un intervento immediato che richieda poi la terapia intensiva. Lo so che è difficile capire per una persona che non lavora in ospedale: solo chi sta dentro conosce il mondo all’interno. Ma credetemi, la situazione è davvero drammatica.
STATE A CASA, rilassatevi, giocate, lavorate da casa se potete ma non uscire, non trovatevi a fare apertivo, non state in luoghi chiusi affollati, mantenete le distanze, lavatevi le mani. Se non volete farlo per voi stessi, fatelo per chi vi sta accanto: i vostri genitori ad esempio perché loro sono una categoria a rischio, come lo sono i nonni, come lo sono gli immunodepressi.
STATE A CASA
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