MOMENTI DI TRISTEZZA

 


Sono rari i momenti in cui mi faccio vedere giù di morale, nonostante io sia una persona molto emotiva, cerco di non farmi demoralizzare e incanalo tutte le "energie negative" facendo qualcosa così da distrarmi.
Anche nei social cerco sempre di farmi vedere "al meglio" per non deprimere magari chi mi sta guardando. 
Sono anche una persona che ama fare tante cose e difficilmente sto ferma. Mio marito spesso mi dice "ma riposati, lascia la". Ecco, "lasciare la", una cosa che non riesco a fare. Quando smonto dal turno di notte, anche se magari è stato un turno impegnativo, al mattino non vado a dormire, ma sistemo casa o vado a fare commissioni o faccio una passeggiata con Anthea. Insomma non sto mai ferma. Faccio una piccola pennichella al pomeriggio e poi di nuovo bambini, casa, amici.
Proprio per questo, quando sto male mi butto giù. 
Da quando in gravidanza ho smesso di camminare per via delle ernie e del nervo sciatico è cambiato tutto. Molte cose non sono più riuscita a farle o le faccio con fatica. Pensavo però di esserne uscita a suon di farmaci e terapie. Certo, qualche volta avevo mal di schiena, ma con quello ci devo convivere.
Ieri però mi sono bloccata. Aveva già iniziato a farmi male la gamba qualche giorno fa, ma ieri, portando appunto Anthea a spasso ad un certo punto mi è venuto un dolore lancinante, tant'è che ho faticato a tornare a casa. Ho preso i miei, ormai amici, antidolorifici ma niente. Volevo staccarmi la gamba dal dolore. Non trovavo nessuna posizione che mi facesse stare bene. E così ho iniziato a demoralizzarmi. Si, perché quando sto male sono anche catastrofica. Mi vengono in mente le peggiori cose. Mi è tornato alla mente il periodo della mia seconda gravidanza,quando a fatica mi alzavo e mi muovevo col girello. A tutte le punture che mi faceva mio marito più volte al giorno. Insomma sono caduta in un vortice di depressione.
Voi direte: e chi ha un tumore cosa deve dire?  E avete infatti ragione. C'è chi sta peggio e non dovrei buttarmi giù. Ma siamo tutti diversi. C'è chi riesce a reagire e chi come me ha dei momenti di sconforto prima di riprendersi. Io dovrò rassegnarmi a convivere col dolore. Riesco a placarlo alle volte. Ma quando mi debilita a tal punto da bloccarmi mi demoralizzo. Perché quando hai male e chi ha questo problema penso possa capirmi, non riesci più a fare nulla. E non vi parlo di un dolore passeggero. La sensazione che provo è quella di qualcuno che mi sta bruciando la gamba. E io ho partorito. Un bambino di 4.160. Uscito dalla patata. Travaglio di 13 ore. So cos'è il male. Ma questo è peggio. E' peggio delle coliche renali (che ho avuto), è peggio di quando devi far uscire un calcolo "naturalmente". Il dolore ai nervi penso sia uno dei peggiori. Anche se il dolore è soggettivo, quindi magari per voi non è nulla. Per me è tanto. E' troppo da sopportare. 
Insomma questo lungo papiro è per dirvi che mi dispiace di essermi fatta vedere triste ieri su IG. Perché i social, come dicevo prima, sono fatti per distrarsi, non per ascoltare "pipponi" di persone tristi. Servono più a rallegrare. 
Comunque oggi riprendo con una buona terapia, così spero di stare bene e poter fare tutto quello che la mia mente vorrebbe (anche se il corpo non glie lo permette).

Buona giornata


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